Il taglio del diamante è una caratteristica molto importante, rientra infatti nelle famose 4C del diamante. Pensate ad un diamante appena estratto, non ha di certo le belle forme a cui siamo abituati a vederlo e soprattutto non è così brillante! Infatti il taglio è proprio una caratteristica che ha una duplice funzione, la prima è quella di rendere la pietra idonea per essere montata sui gioielli (anelli, orecchini, bracciali ecc..) mentre la seconda funzione è quella di cogliere al meglio le caratteristiche intrinseche della gemma e farle risaltare all'occhio dell'osservatore, in poche parole permette al diamante di brillare alla luce. Tagliare un diamante vuol dire creare delle facce con simmetria e rifinitura ben precise così da far reagire la luce quando colpisce la superficie determinando quindi la bellezza di una gemma più di qualsiasi altro fattore; provate a immaginare un diamante al top della purezza e del colore ma grezzo, non avrebbe lo stesso effetto, ve lo assicuro. Alla luce di ciò è importante che sui gioielli vengano montati diamanti con un taglio di qualità alta.
Vediamo come viene classificato il taglio del diamante in base alla sua qualità:
EXCELLENT: è il taglio migliore in cui il diamante ha il massimo di brillantezza e tutta la luce che entra crea uno scintillio molto elevato
VERY GOOD: rappresenta il taglio un gradino sotto al top, con questo tipo di taglio la luce che entra nella gemme viene riflessa in maniera corretta, simile al livello precedente
GOOD: il diamante riflette buona parte della luce che entra, ottenendo un buon aspetto generale. E' il livello minimo che si usa in gioielleria per produrre gioielli di qualità
FAIR:è un taglio di bassa qualità, infatti la luce che entra esce lateralmente non consentendo un buon riflesso all'occhio dell'osservatore
POOR: una diamante tagliato in questo modo non ha una corretta simmetria e proporzioni e quindi la luce che entra non viene riflessa correttamente generando un diamante spento e "senza vita"
